Conosci le proprietà magiche delle specie vegetali spontanee legate al periodo natalizio?
Il vischio offre visioni e uno sguardo su vite passate.
Il pado, noto anche come "ciliegio a grappoli" (Prunus padus) protegge dagli spiriti maligni e dalla magia.
Il salice rafforza la creatività, l'intuizione e la chiaroveggenza.
Il pioppo tremulo dona compassione e comprensione universali.
Il pino fornisce abbondanza e crescita.
Il ginepro protegge dalle forze del male e dalla peste.
La betulla ti dona nuova linfa per idee, nuovi progetti; ti protegge da pensieri e sentimenti negativi.
La quercia fornisce saggezza, forza e guarigione dalle malattie.
Il frassino dona coraggio e sicurezza.
Il sorbo impedisce ai morti di creare disordini e in generale protegge da stregoneria, negatività e nemici. Dà anche forza per agire.
Lo spino cervino (Rhamnus cathartica) protegge da ciò che può arrivare dal sottosuolo, dalle streghe e da altri spiriti della Caccia Selvaggia.
Il fior di stecco (Daphne mezereum) protegge da stregoneria e magia.
Un'altra pianta magica per questo periodo è l'orzo: in passato, l'ultimo covone raccolto veniva conservato per Natale e i semi utilizzati per preparare una torta che aveva il posto centrale sulla tavola delle feste. Le restanti parti delle spighe venivano intrecciate per preparare i cosiddetti "covoni natalizi", e anche le Julbok, e ciò che rimaneva veniva restituito alla Natura.
Tale superstizione non è mai stata sradicata.
E mentre si mangiava questo dolce, si prendeva la candela che era stata sul tavolo durante la notte di Natale, si metteva sul davanzale di una finestra e si guardava attraverso le sue fiamme: così, si poteva vedere ciò che sarebbe accaduto durante l'anno.
Nelle foto:
© Eleonora Matarrese - tutti i diritti riservati - si prega di citare la fonte e per l'uso delle foto chiedere il permesso per iscritto, grazie.