Portulaca

Portulaca oleracea

Sta spuntando in questi giorni… è ovunque! Ed è buonissima, oltre che molto salutare.

È la portulaca (Portulaca oleracea), chiamata anche porcellana o, in alcune aree della Puglia, perchiazza o purcacchia.

È interamente commestibile: foglie, steli e fiori si consumano crudi, cotti e conservati.

Provala sott’aceto, con aromi diversi: sbollentata in acqua e aceto e poi messa sott’olio, e apri il vasetto nella settimana delle festività natalizie e avrai un antipasto o un contorno da re.

La mia ricetta preferita è probabilmente quella che più mi ricorda le estati in campagna, di ritorno dal mare: con due pomodorini spaccati, un filo di olio extravergine di oliva, e se i vialetti lo volevano una bella manciata di rucola selvatica.

O se no, un filo d’olio e cipolla rossa di Acquaviva Presidio Slow Food Italia, cruda a fettine, sottilissima. Superlativa.

È buona anche in frittata, con le patate lesse, in insalata.

Si raccoglie fino a fine settembre e no, la specie in vendita nei vivai è preferibile tenerla solo come fiore decorativo perché potrebbe esser stata sottoposta a trattamenti chimici.

È una specie utilizzata dall’uomo sin da tempi antichissimi: è infatti documentato il suo uso già in Mesopotamia, nel 2000 a.C..

I Greci ne facevano grande uso anche per le sue proprietà depurative.

Nella provincia di Potenza veniva messa in una ciotola sotto il letto o sul tavolo in cucina perché si riteneva capace di allontanare gli spiriti maligni.

Le ultime ricerche scientifiche hanno dimostrato come, essendo ricca di acidi organici, oligoelementi e altri nutrienti, sia un valido aiuto contro infarto e colesterolo, eanche anticancro.

In etnobotanica è documentato l’uso delle foglie contro le gengive infiammate; l’uso di tutta la pianta per combattere la deficienza di vitamina C e inoltre, facendo una pappetta con le foglie, si calmano eczemi e irritazioni alla pelle.

Un altro uso popolare documentato è mettere la pappetta sulle tempie per far abbassare la febbre.

Cosa aspetti a smettere di estirparla dall’orto e conservarla per l’inverno, sott’olio e sott’aceto, o nel freezer?

Le papille gioiranno e il tuo organismo nella stagione fredda ti ringrazierà!

Lascia un commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Azienda Agricola Pikniq

di Filomena Valeria Eleonora Matarrese

Verbano-Cusio-Ossola

Italy

Telefono: (+39) 0332 1801155

Cellulare: (+39) 347 7523337

Per inviarci un messaggio compila il modulo di contatto.

     No

Per poter accedere al modulo di contatto dichiaro di aver prima preso visione, cliccando questo link, di come saranno trattati i miei dati personali ai sensi del Regolamento UE (GDPR) 2016/679.

Ho preso visione di come saranno trattati i miei dati personali ai sensi del Regolamento UE (GDPR) 2016/679.